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Un workspace ‘cucito su misura’ con i tessuti acustici
Soluzioni fonoassorbenti e design ricercato convivono grazie alla ricerca sui materiali innovativi
In un mondo sempre più frenetico e orientato al digitale (quando non sopraffatto dall’intelligenza artificiale), la progettazione degli spazi di lavoro ha assunto un ruolo cruciale nell’ottimizzazione della produttività e del benessere dei collaboratori.
Negli ultimi anni, il settore dell’arredo ufficio ha subito, infatti, una profonda evoluzione verso il miglioramento del confort ambientale e della qualità nell’agire quotidiano.
Le aziende, sempre più, riconoscono l’importanza di creare luoghi che ispirino la creatività, favoriscano la collaborazione e promuovano la qualità del lavoro dei dipendenti.
A tal proposito, studi recenti hanno dimostrato come migliori prestazioni acustiche dei locali riescano a ridurre i livelli di stress del 27%, e aumentare quelli dell’attenzione del 48%.
Per garantire un adeguato livello di confort, l’applicazione di concetti come l’isolamento acustico, l’assorbimento acustico, l’insonorizzazione e il riverbero non si limita più alle sole strutture degli edifici, ma si estendono all’interior design e all’arredamento stesso degli spazi.
Ne consegue che essere continuamente aggiornati sull’evoluzione della ricerca e delle tecnologie in ordine ai materiali innovativi e sulle specifiche caratteristiche di quelli più idonei alla realizzazione degli ambienti di lavoro è, attualmente, un requisito imprescindibile su cui basare ogni buon progetto.
Verrebbe da citare un più che mai moderno Pier Luigi Nervi, che pure scrisse le parole che seguono circa mezzo secolo fa: “Molte difficoltà dell’attuale momento architettonico derivano precisamente dal fatto che la rapidità del progresso tecnico ha di troppo sopravanzato l’inevitabile lentezza di sviluppo della preparazione tecnica dei progettisti”.
Tra le tendenze e i progressi che vale la pena di “monitorare” con attenzione in questa fase, c’è l’uso sempre più frequente dei tessuti acustici, materiali tecnologicamente “rivoluzionari”, che pure riescono a coniugare prestazioni performanti, qualità, estetica e design.
In un mercato che si sta orientando verso workspace adattabili a riconfigurazioni rapidissime rispetto alle esigenze delle organizzazioni, questi tessili fonoassorbenti si stanno dimostrando particolarmente efficaci e funzionali nella progettazione di spazi modulari, in grado di ridurre il livello di distrazione e gli effetti negativi del rumore, creando ambienti discreti, rispettosi della privacy, come i Phone Booth o coinvolgenti e dinamici alla guisa dei Meeting Booth.
Una delle principali realtà produttive europee design oriented, nel settore dell’arredamento e dei complementi d’arredo per l’ufficio, la casa e il contract, a proporre soluzioni avanzate nell’utilizzo dei tessuti acustici è senza dubbio l’italiana Caimi Group, che ha ricevuto decine di riconoscimenti e premi in tutto il mondo, tra i quali tre Compassi d’Oro, tre German Design Awards e il DesignEuropa Awards.
In particolare, con Snowsound, l’azienda ha investito importanti risorse sulle ricerche scientifiche e tecnologiche dedicate al settore del benessere acustico, realizzando prodotti fonoassorbenti all’avanguardia nel mondo.
Si tratta di tecnologie brevettate basate su fibre di poliestere morbide, intrinsecamente ignifughe e interconnesse tra loro. Le fibre, insieme all’aria circostante, permettono di controllare il riverbero regolando la risposta acustica dell’ambiente. La posa, la superficie e la distanza tra le fibre e la parete influenzano la capacità di ridurre il fastidio uditivo, migliorando notevolmente la qualità dell’ambiente di lavoro.
Grazie a una vasta gamma di materiali e opzioni di installazione, è possibile selezionare le gamme specifiche da assorbire, sia basse, medie o alte, o creare un assorbimento uniforme su diverse frequenze. Un altro punto di forza di questi materiali è il loro ‘impegno’ per la natura e la salute delle persone, tema etico particolarmente sensibile in tempi di crisi climatica ed emergenza ecologica.
Tutti i prodotti sono certificati con il prestigioso marchio Greenguard Gold che attesta la bassa emissione di sostanze inquinanti e il contributo positivo per gli spazi interni, rendendoli adatti per ambienti sensibili come scuole e strutture di cura e permettendo il guadagno di crediti nei sistemi di valutazione degli edifici sostenibili.
I tessuti sono, inoltre, progettati per essere completamente riciclabili a fine vita. La costruzione monomaterica dei pannelli, insieme all’uso di materiali di alta qualità, contribuisce a prolungare la durata dei prodotti e ridurre il consumo complessivo di risorse del pianeta.
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Soluzioni ‘illuminanti’ per un design sostenibile
La rivoluzione del Bioadaptive Lighting e del "Double Dynamic Lighting" negli spazi di lavoro
L’illuminazione svolge un ruolo fondamentale negli ambienti di lavoro, influenzando il benessere, la produttività e la soddisfazione dei dipendenti. Negli ultimi anni, la tecnologia LED ha rivoluzionato il lighting design per gli uffici, offrendo numerosi vantaggi rispetto ai tradizionali sistemi illuminanti. Un approccio ancor più recente e innovativo è quello di ottimizzare le soluzioni illuminotecniche grazie a una combinazione controllata di luce naturale e artificiale. Tutto ciò è un portato del concetto di design ‘biofilico’, che permette di coniugare l’ambiente di vita quotidiana con gli elementi naturali, integrandone i principi negli spazi e nell’architettura.
È il caso, ad esempio, dell’austriaca Zumtobel Lighting GmbH, produttrice leader internazionale nelle soluzioni illuminotecniche professionali per interni ed esterni. Già nel maggio del 2017 questa importante azienda aveva commissionato a Vera Pichardo, Consultant Marketing & Branding del Gruppo Nymphenburg Consult AG, una ricerca sul tema: “How a bioadaptive lighting solution in the working environment improves employees’ wellbeing”. Questo studio, condotto in condizioni di lavoro reali e utilizzando una combinazione di diversi metodi neuroscientifici, ha permesso la misurazione delle risposte emotive e cognitive a un nuovo sistema di illuminazione ‘umanocentrico’ appositamente progettato per supportare il bioritmo dei dipendenti nel loro ambiente di ufficio.
Un’altra esperienza significativa è il progetto collaborativo che ha coinvolto nel 2020 partner nei settori tecnologico e illuminotecnico, come Zumtobel, Fagerhult, iGuzzini e Tridonic, che hanno lavorato insieme all’Università di Aalborg sulla ricerca dal titolo: “Double Dynamic Lighting — Bringing Qualities of Natural Light into the Office”. Il team, guidato dalla Prof. Ellen Katharine Hansen, ha dimostrato che è possibile definire soluzioni che rispondono alla dinamica della luce naturale attraverso una combinazione di illuminazione diretta e diffusa. L’atmosfera generata dal Double Dynamic Lighting è stata percepita in modo più piacevole dagli utenti. I risultati di questo esperimento hanno fortemente contribuito alla comprensione delle qualità dell’integrazione delle dinamiche della luce naturale e dell’illuminazione elettrica, facendo riferimento alla sensazione umana di imprevedibilità, naturalezza, flusso di luce, effetti di modellazione delle zone di luce.
Un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione nell’ambito dei progetti di illuminotecnica contemporanei è quello della sostenibilità, intesa nel senso più ampio del termine. Anche in questo senso Zumtobel Group ha dimostrato la sua vision lungimirante in occasione del Workshop: “Cyrcular Economy in sustainable lighting solution“, tenuto a Venezia nell’ottobre del 2022. Nell’occasione sono stati definiti alcuni concetti chiave per la moderna progettazione:
Gli edifici non sono oggetti di consumo, ma preziosi ecosistemi. Un edificio è sostenibile non solo se consuma meno energia durante l’uso, ma anche se le persone vi si godono il tempo per decenni;
- Le soluzioni di illuminazione creeranno ambienti costruiti che si concentrano sulle necessità delle persone. I lavoratori hanno la capacità di accedere e controllare la luce migliorando il loro comfort e benessere.
Il che ha come corollario una serie di applicazioni pratiche come l’eliminazione delle lampade fluorescenti con appositi kit di conversione; la valutazione dell’efficienza energetica nelle ristrutturazioni, con specifici software che aiutano a valutare i costi del ciclo di vita specifici del progetto delle soluzioni di illuminazione; il riutilizzo e la ristrutturazione attraverso soluzioni future-proof, flessibili e a lunga durata utilizzando dispositivi plug and play trasformabili in base alle esigenze dello spazio.
Studi e ricerche, quelli sin qui descritti, che sono stati messi ‘a terra’ grazie a una serie di prodotti a catalogo di Zumtobel, studiati specificamente per i workplace di ultima generazione. Ne è un esempio mirabile AMBITUS, in cui l’illuminazione diffusa indiretta si incontra con l’illuminazione diretta precisa, con una luce potente che si adatta a diversi ambienti e favorisce l’interazione sociale, crea un’atmosfera lavorativa concentrata o valorizza l’immagine del brand. CIELUMA, infine, è una soluzione progettuale che permette di realizzare un soffitto luminoso simulando la luce diurna a cielo aperto secondo la concezione illuminotecnica Double Dynamic Lighting, portando all’interno dell’ambiente una luce di effetto stimolante oltre che fonoassorbente.
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Ceramiche ecoattive per spazi di lavoro sicuri e di design
Estetica, funzionalità, salute e benessere ambientale con i materiali innovativi
Nella realizzazione degli spazi di lavoro l’attenzione alla sicurezza e alla qualità della vita dei collaboratori è sempre stata un fattore importante, ma la pandemia di COVID-19 ha reso ancora più evidente l’importanza di proporre soluzioni e tecnologie avanzate per garantire un ambiente salubre e igienicamente controllato.
Un’accurata scelta di materiali innovativi nei progetti architettonici e di interior decoration, permette realizzare luoghi da vivere nella quotidianità in modo sano e sicuro, senza dover rinunciare al design.
Tutto ciò rientra perfettamente anche nelle tendenze sempre più diffuse della Responsabilità Sociale d’Impresa e del welfare, che si sostanziano anche nella creazione di spazi capaci di accrescere lo ‘stare bene’ in azienda a vantaggio della produttività, dell’efficienza e della fidelizzazione alla stessa da parte dei collaboratori.
Il tema del “benessere organizzativo”, o “salute organizzativa”, inteso da punto di visto fisico, psicologico e sociale delle risorse umane in tutti i livelli e ruoli, è ormai da tempo centrale e trova la sua massima applicazione nelle esperienze imprenditoriali più avanzate e illuminate, come ad esempio le aziende Benefit e quelle certificate B-Corp.
In tal senso sta riscuotendo notevole successo, nella realizzazione di workspace, l’utilizzo di superfici ceramiche ecoattive ad alte prestazioni per pavimenti e rivestimenti, per aree interne ed esterne e soprattutto per rivestire ambienti e arredi.
Tra queste, le Active Surfaces® rappresentano un’eccellenza 100% italiana, che, oltre ad offrire una forte valenza estetica, soddisfano appieno i succitati bisogni di benessere e di sicurezza.
Si tratta del risultato di un percorso decennale di ricerca e sviluppo, condotto in collaborazione tra la storica IRIS Ceramica Group, azienda leader di mercato, e il Dipartimento di Chimica dell’Università degli studi di Milano.
Queste ceramiche, brevettate a livello internazionale le cui caratteristiche distintive sono certificate secondo norme ISO, utilizzano le peculiarità fotocatalitiche del biossido di titanio e dell’argento per attivare un processo che elimina batteri, virus, odori e inquinanti. Hanno anche ottenuto importanti certificazioni in ambito food contact che attestano la possibilità di utilizzarle a contatto diretto con gli alimenti, nella massima sicurezza, indipendentemente dalla tipologia e formulazione del tipo di cibo.
L’azione di Active Surfaces® è costante, non si esaurisce nel tempo ed è l’unico materiale industriale al mondo a performare non solo con luce UV e solare, ma anche con luci LED, mantenendo la propria efficacia antibatterica e antivirale anche al buio.
Stiamo parlando di un materiale ecoattivo in grado di eliminare il virus SARS-CoV-2 fino al 94% in sole 4 ore di esposizione a luce UV, sia naturale che artificiale. Inoltre, studi specifici ne hanno dimostrato l’efficacia contro i batteri più comuni, come l’Escherichia Coli, e quelli antibiotico-resistenti, come lo Staphylococcus Aureus MRSA.
Anche le proprietà antifungine e antimuffa sono validate scientificamente e certificate.
Questi prodotti sono, infatti, in grado di degradare le molecole organiche odorigene, eliminando i cattivi odori e garantendo ambienti confortevoli e privi di inquinamento sensoriale fastidioso.
Oltre alle proprietà appena descritte, l’uso di ceramica antibatterica presenta numerosi altri vantaggi rispetto ad altri materiali utilizzati comunemente negli spazi di lavoro.
È altamente resistente all’usura, alle macchie e ai graffi, il che la rende un’ottima scelta per le superfici di lavoro e le scrivanie, che spesso subiscono un alto livello di usura.
Grazie alle sue proprietà fotocatalitiche e a quelle super idrofile, Active Surfaces® è facilmente pulibile e igienizzabile, il che significa che può essere mantenuta in condizioni igieniche senza dover utilizzare prodotti chimici aggressivi o dannosi per l’ambiente.
È in grado di convertire molecole volatili di inquinanti pericolosi come gli ossidi d’azoto e i composti organici volatili in sostanze innocue, con grandi vantaggi per la salute dell’uomo sia in luoghi esterni che in ambienti interni.
Infine, la ceramica antibatterica è disponibile in una vasta gamma di texture, cromie e formati e può essere facilmente accoppiata con altri materiali come legno, metallo e vetro.
Tutto ciò la rende un’opzione particolarmente versatile, ecologica e sostenibile nella creazione di ambienti contemporanei, piacevoli, funzionali e sicuri, garantendo allo stesso tempo il massimo dell’estetica e della protezione della salute.