Il 2025 di Etoile

Il 2025 di Etoile: oltre la superficie degli spazi

Un anno all’insegna di investimenti, ricerca e visione

Nella traiettoria di un’impresa, alcuni anni segnano un approfondimento: nessuna cesura, ma evoluzioni che ridefiniscono con naturalezza il perimetro delle possibilità. Il 2025 ha rappresentato questo tipo di maturazione: un anno in cui abbiamo consolidato e ampliato le nostre coordinate strategiche, interrogandoci con maggiore consapevolezza sul significato profondo della qualità spaziale. Una riflessione articolata sul benessere percettivo negli ambienti interni, capace di coniugarsi sempre più con funzionalità ed estetica.

Il trasferimento nello stabilimento di Sant’Ippolito ha costituito l’occasione per una riconfigurazione produttiva. L’acquisizione di nuovi macchinari ha ridisegnato l’architettura dei nostri processi interni, riducendo le dipendenze esterne e ampliando il controllo su fasi produttive precedentemente delegate. L’installazione di un impianto fotovoltaico da 200 kW ha tradotto l’impegno ambientale in parametri misurabili. Ciascun passaggio ha risposto a una medesima logica: autonomia operativa, innalzamento degli standard qualitativi, efficienza temporale.

Tecnologia: ripensare i confini del possibile

Gli investimenti in nuove tecnologie non si configurano come semplice aggiornamento strumentale, bensì come ridefinizione delle possibilità progettuali. L’acquisizione di un centro di lavoro per l’alluminio e di un plotter da taglio per pannelli acustici ha permesso di ottimizzare i tempi di lavorazione e di internalizzare processi produttivi, generando vantaggi in termini di autonomia creativa e controllo qualitativo. Parallelamente, abbiamo potenziato l’infrastruttura digitale attraverso l’implementazione del software parametrico 3CAD e del gestionale, con risultati già osservabili nel miglioramento delle tempistiche operative e nella riduzione del margine di errore.

La crescita ha richiesto visione, ma soprattutto capacità di esecuzione. Abbiamo potenziato i processi, investito in competenze. Il nostro settore richiede precisione e affidabilità, e su queste basi continuiamo a costruire.

L’acustica come territorio di ricerca continua

Sul versante acustico il 2025 ha segnato una svolta metodologica. Abbiamo investito risorse significative nella ricerca, indagando non soltanto le proprietà fisiche dei materiali ma anche le modalità di propagazione sonora negli ambienti lavorativi contemporanei. Un percorso di approfondimento che ha coinvolto progettisti, tecnici e consulenti specializzati, culminato nell’ottenimento di certificazioni acustiche che attestano le prestazioni dei nostri sistemi di parete e di E.Box.

Stiamo ampliando il nostro orizzonte progettuale verso una concezione più articolata del comfort acustico. Le proposte previste per il prossimo anno integreranno nella gamma sistemi capaci di intervenire sulle caratteristiche sonore interne agli spazi, contenendo i fenomeni riverberanti e migliorando l’intelligibilità acustica, rispondendo così alle esigenze sempre più sofisticate degli ambienti contemporanei.

In questa prospettiva evolutiva si colloca E.Box, elemento che completa e conferisce continuità alle nostre serie e collezioni di divisori interni. Non un episodio isolato, bensì un componente che rafforza la coerenza sistemica di un impianto progettuale già consolidato, estendendone le possibilità applicative.

L’espansione dei mercati di riferimento

L’aggiornamento tecnologico e la ricerca acustica hanno generato ricadute concrete sul piano commerciale. Abbiamo operato per l’apertura di nuovi mercati in ambito nazionale e internazionale, esplorando settori che non avevamo ancora presidiato con continuità sistematica.

Particolarmente rilevante si è rivelata l’espansione negli Stati Uniti, dove le collaborazioni con dealer qualificati hanno iniziato a produrre esiti tangibili.

Parallelamente, l’adeguamento ai Criteri Ambientali Minimi ha dischiuso l’accesso agli appalti pubblici green, trasformando un vincolo normativo in leva strategica.

L’anno che verrà

Il 2025 si conclude con un bilancio che trascende la dimensione quantitativa. È stato l’anno in cui abbiamo scelto di non arrestarci al consolidamento, ma di ridefinire il nostro perimetro operativo. Tecnologia, ricerca acustica, apertura internazionale: tre direttrici di sviluppo convergenti verso una concezione più articolata della progettazione spaziale.

Il prossimo anno vedrà l’immissione sul mercato dei risultati di questa ricerca, con soluzioni che affronteranno il comfort dei workspace in modo più articolato e completo. Al centro permane l’interrogativo fondativo: come si costruisce benessere negli spazi in cui le persone lavorano, si incontrano, abitano?

Abbiamo scelto di rispondere non attraverso enunciazioni programmatiche, ma mediante investimenti, ricerca, visione. Il 2025 ha costituito il punto di svolta. Ciò che seguirà è già in fase di costruzione.