Ergonomia e benessere posturale negli spazi di lavoro

Un approccio che mira a ottimizzare la relazione tra l’essere umano e il suo ambiente lavorativo, tenendo in considerazione la salute, il comfort e la produttività

Negli ultimi anni, il concetto di ergonomia è emerso come un aspetto cruciale nella progettazione degli spazi di lavoro. Nel contesto attuale, caratterizzato da un uso massiccio di dispositivi digitali e ore prolungate passate alla scrivania, questo è diventato un tema di grande rilevanza, con ricadute sia sul piano fisico che mentale.

L’ergonomia riguarda la progettazione di strumenti, mobili e ambienti che si adattino alle esigenze del corpo umano, riducendo il rischio di infortuni e favorendo il comfort durante l’attività lavorativa. Negli spazi di lavoro, una corretta postura non si limita a prevenire fastidi temporanei come la stanchezza o il mal di schiena, ma ha un impatto duraturo sulla salute globale e sul benessere dell’individuo.

Le aziende stanno iniziando a comprendere che l’adozione di soluzioni ergonomiche può non solo migliorare la qualità della vita dei dipendenti, ma anche aumentare la produttività, riducendo il numero di giorni persi per malattia o infortuni. Secondo recenti studi, i disturbi muscoloscheletrici, come quelli che coinvolgono schiena, collo e spalle, sono tra le cause più comuni di assenza dal lavoro. La prevenzione di tali disturbi passa attraverso l’adozione di postazioni e strumenti di lavoro progettati secondo fondamentali principi ergonomici:

  • Postura neutra È quella posizione in cui il corpo è allineato e bilanciato, minimizzando lo stress sulle articolazioni e sui muscoli. Nelle postazioni di lavoro, ciò significa mantenere una colonna vertebrale dritta, con i piedi piatti sul pavimento e le ginocchia ad angolo retto.
  • Movimento regolare Gli esperti raccomandano di alzarsi e muoversi almeno ogni 30 minuti, eseguendo esercizi di stretching per mantenere attivi i muscoli e prevenire rigidità. Il concetto di ‘ergonomia dinamica’ promuove infatti l’idea che il movimento sia essenziale per il benessere fisico.
  • Supporto adeguato La sedia ergonomica è uno dei principali alleati per una postura corretta. Una buona seduta dovrebbe fornire supporto lombare, essere regolabile in altezza e profondità, e consentire libertà di movimento. È importante che essa sia adattabile a diverse altezze e corporature, permettendo una personalizzazione completa della postazione. Un altro cambiamento epocale è stato l’introduzione delle scrivanie regolabili in altezza, che permettono di passare dalla posizione seduta a quella in piedi durante la giornata. Entrambe le soluzioni promuovono una maggiore variabilità posturale, riducendo i rischi legati alla sedentarietà.
  • Distribuzione del peso e comfort dei piedi Utilizzare un poggiapiedi, specialmente per le persone di minor statura, aiuta a mantenere una posizione corretta, riducendo lo stress sulle gambe e sulla schiena. Inoltre, il pavimento o il tappetino anti-affaticamento possono essere utili per chi passa molto tempo in piedi, ad esempio nei laboratori o nei negozi.
  • Illuminazione adeguata La luce gioca un ruolo fondamentale nel benessere ergonomico. L’illuminazione naturale è preferibile, ma quando non è possibile, è essenziale disporre di una luce artificiale che riduca l’affaticamento visivo. Gli schermi dovrebbero essere privi di riflessi e la luminosità dovrebbe essere regolata in base alle condizioni ambientali. Una cattiva illuminazione può causare tensione oculare, che si riflette negativamente sulla postura generale.
  • Comfort acustico Un ambiente eccessivamente rumoroso o con una cattiva gestione del suono può ridurre significativamente la capacità di concentrazione, aumentando lo stress e, a lungo andare, influire negativamente sulla salute mentale. I rumori di fondo costanti o i picchi improvvisi possono indurre stanchezza cognitiva e diminuire l’efficienza nelle attività che richiedono attenzione.

Come si è già scritto in apertura di articolo, anche l’innovazione tecnologica ha contribuito significativamente a trasformare gli spazi di lavoro, ma ha anche portato nuove sfide dal punto di vista ergonomico. L’introduzione di computer portatili, tablet e smartphone ha fatto sì che le persone lavorino in una gamma più ampia di contesti, ma spesso in posizioni che non rispettano i principi poc’anzi enucleati.

Gli esperti raccomandano, quando possibile, di utilizzare laptop con docking station e monitor esterni, per evitare di assumere posture scorrette. Inoltre, l’uso di tastiere e mouse esterni, ergonomicamente progettati, può fare la differenza. Gli strumenti wireless offrono una maggiore flessibilità e consentono di personalizzare meglio la postazione di lavoro.

Una corretta postura e l’uso ottimale degli arredi ergonomici richiedono poi consapevolezza e formazione. Nonostante la disponibilità di strumenti avanzati, è essenziale che i dipendenti vengano formati regolarmente sull’uso corretto delle sedie, delle scrivanie e degli altri dispositivi. Per questo è bene promuovere attivamente programmi di educazione ergonomica, sensibilizzando i lavoratori sull’importanza del movimento e del cambiamento di posizione durante la giornata lavorativa.

Per concludere è bene rimarcare come l’ergonomia e il benessere posturale non riguardino solo la dimensione fisica, ma abbiano un impatto diretto sul benessere mentale. Una postazione di lavoro disfunzionale o poco confortevole può generare ansia e riduzione della concentrazione. Viceversa, un ambiente ergonomicamente ottimizzato favorisce un senso di benessere generale, che si traduce in una maggiore produttività e in una riduzione dei livelli di burnout. Per questo lo spazio di lavoro moderno deve essere concepito come un luogo in cui corpo e mente possano lavorare in armonia. Un design orientato al benessere non riguarda solo sedie e scrivanie, ma include aspetti legati alla gestione dello stress, alla privacy e alla connessione sociale.