Criteri Ambientali Minimi (CAM)

Etoile a ‘misura’ di sostenibilità

Intervista al consulente Francesco Baldoni sui CAM applicati da Etoile: criteri, controlli e vantaggi operativi per il mercato

Etoile ha recentemente definito le proprie regole per attestare la conformità ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) Arredi interni, indispensabili per accedere al mercato degli appalti pubblici sempre più orientato alla sostenibilità. Si tratta di requisiti ambientali obbligatori fissati dal Ministero dell’Ambiente che, con il nuovo Codice dei contratti, devono essere inseriti nei bandi per l’intero valore dell’appalto: non più una raccomandazione, ma una regola che ridefinisce la domanda pubblica.

Per gli arredi interni, il D.M. 23/06/2022 richiede trasparenza lungo tutto il ciclo di vita. Servono documenti tecnici, certificazioni e prove che attestino scelte sostenibili, oggettive e verificabili. Sul fronte materiali, i CAM richiedono, ad esempio, che l’alluminio indichi la quota di riciclato e l’esistenza di una eventuale EPD certificata; che il vetro specifichi la composizione e gli scenari di recupero; che il legno garantisca la qualità del riciclato, delle basse emissioni indoor e una catena di custodia FSC/PEFC; che le plastiche provengano preferibilmente da riciclo o da fonti rinnovabili qualificate. Anche gli imballaggi devono essere progettati per riuso/riciclo e corredati da idonee attestazioni.

I requisiti tecnici spingono l’ecoprogettazione: smontabilità e manutenibilità come prerequisiti, durabilità documentata, indicazioni di fine vita dei materiali e tutela della qualità dell’aria interna con limiti emissivi applicati a legno e componenti. Le clausole contrattuali completano il quadro: disponibilità di ricambi, assistenza e ritiro degli imballi. Sul piano delle evidenze, la procedura produce dossier tecnici (cioè una raccolta ordinata di Schede di Sicurezza, rapporti di prova, dichiarazioni di conformità dei materiali utilizzati e, quando disponibili, EPD) e anche dei bilanci materici per prodotto/commessa; e poi ci sono  i criteri premianti che riconoscono valore alle certificazioni di organizzazione come ISO 14001/EMAS.

In questo contesto, le pareti divisorie Etoile Unica, Ritmica e Metrica sono soggette ai CAM come sistemi modulari di partizione interna non portanti; per la famiglia Quadra (pareti attrezzate/armadi) valgono anche i criteri per i mobili contenitori. Oggi queste linee sono conformi ai requisiti obbligatori del D.M. 23/06/2022, portando trasparenza nelle forniture e affidabilità per le stazioni appaltanti. Per approfondire il percorso e i benefici, abbiamo intervistato il Dott. Francesco Baldoni (PhD Industrial Chemistry) della società di consulenza  Esalex srl che ha supportato Etoile nel percorso di attestazione della conformità ai CAM.

  1. Dott. Baldoni, partiamo dalle basi: cosa sono i Criteri Ambientali Minimi e perché sono diventati così importanti per le aziende del settore arredo?

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono requisiti ambientali definiti dal MASE (ex Ministero dell’Ambiente) che servono a identificare prodotti usati estensivamente dalla PA e con caratteristiche ambientali particolari, definite da studi ad-hoc che hanno preso in esame le caratteristiche ritenute più rilevanti in un’ottica di ciclo di vita. Tali studi hanno perciò considerato sia le fasi a monte del processo produttivo (fase upstream), con gli impatti ambientali derivanti dalla produzione delle materie prime di cui il prodotto finale è costituito, sia la fase di produzione (cioè gli impatti dello stabilimento produttivo: la fase core) e sia la fase distributiva ed uso del materiale (fase downstream), che comprende anche il riutilizzo, il recupero, il riciclo e lo stoccaggio in discarica. Il settore arredo ha uno specifico CAM descritto dal D.M. 23/06/2022, i cui requisiti devono essere rispettati nella fornitura agli enti pubblici.

  1. Etoile produce pareti divisorie e sistemi d’arredo per uffici. Quali sono stati gli aspetti più complessi da affrontare per asseverare la conformità di questi prodotti ai CAM?

Senza dubbio la gestione dei fornitori. Oggi il mondo è globalizzato e dunque ogni prodotto è originato da una filiera produttiva cioè da una catena di fornitori, magari sparsi nel mondo, che lavorano affinché il prodotto finale abbia le caratteristiche promesse al Cliente. Questo impone la necessità di una collaborazione efficace e tempestiva nel gestire tutte le informazioni correlate ai materiali perché tali documenti “completano” in modo sostanziale il prodotto finito e fornito al Cliente. Anche per Etoile vale la stessa situazione, con la difficoltà però che il coinvolgimento dei fornitori di questa filiera produttiva è difficile perché spesso non hanno la consapevolezza del valore e dell’importanza dei requisiti ambientali che vengono loro richiesti nella fornitura delle materie prime e dunque anche della documentazione necessaria ad affermare in modo certo e non dubitabile certe prestazioni.

  1. Il lavoro svolto ha richiesto un’analisi approfondita dei materiali utilizzati: dall’alluminio al vetro, dal legno alla plastica. Quali sono i requisiti principali che questi materiali devono rispettare?

Per ogni componente bisogna dichiarare la percentuale di materiale vergine, riciclato e sottoprodotto, pur essendo definito un contenuto minimo solo per la plastica laddove il prodotto finale sia costituito da almeno il 20% di materiale plastico. Per il legno, in particolare, sono richiesti test report con metodi definiti per valutare il rispetto dei limiti emissivi e particolari certificazioni per garantire il contenuto di riciclato e la sostenibilità della filiera. Anche gli imballaggi devono avere particolari caratteristiche di contenuto di riciclato e riciclabilità dimostrabili attraverso particolari certificazioni. Viene richiesto di specificare l’eventuale possesso di certificazioni di prodotto quali, ad esempio, EPD e Remade in Italy, anche se non per tutti i componenti sono obbligatorie.

  1. Ora che Etoile ha completato questa procedura, quali vantaggi concreti può offrire ai suoi clienti, in particolare alle amministrazioni pubbliche?

Etoile ha ora definito una procedura sistematica che correla i suoi prodotti forniti alle PA alla sua supply chain e questo le consente, d’ora in avanti, di rispondere con certezza alle richieste dei clienti, in particolari alle amministrazioni pubbliche, in merito alla conformità al CAM degli arredi interni, con affidabilità e sicurezza. D’altra parte, le PA possono contribuire con il loro GPP (Green Public Procurement) ad attivare quella porzione di mercato fatta di imprese che hanno voglia e competenza per innovare progettando e per offrire al mercato quei prodotti che aiutano davvero tutti quanti, incluso il Pianeta in cui viviamo e che ci chiede scelte Sostenibili.