Telefonica Madrid

Telefonica Madrid: trasparenza strutturale nell’icona verticale del modernismo spagnolo

Nel cuore del primo grattacielo europeo, Divilux reinterpreta il workplace come dispositivo fluido di relazione e luce

Alla fine degli anni Venti, nel pieno fermento modernista che investiva le capitali europee, prendeva forma nel cuore di Madrid un edificio destinato a diventare simbolo di modernità e ambizione tecnologica: l’Edificio Telefónica, sede della Compagnia Telefonica Nazionale di Spagna.
Progettato da Ignacio de Cárdenas tra il 1926 e il 1929, con influenze dirette dallo studio newyorkese di Lewis S. Weeks, il palazzo coniuga verticalità metropolitana e ornamenti churriguereschi, firmando un originale equilibrio tra linguaggio americano e radici barocche iberiche. Con i suoi 89 metri, fu il primo grattacielo della città e uno dei primi d’Europa.

Oggi, in questo contesto architettonico ricco di stratificazioni storiche, prende forma un intervento misurato e consapevole: il progetto Telefonica Madrid, firmato da Divilux, realtà di riferimento del contract spagnolo e partner storico di Etoile. Un progetto che sceglie la via della trasparenza strutturale: pareti divisorie in vetro, installate con rigore geometrico e discrezione materica, restituiscono continuità visiva, controllo acustico e leggerezza funzionale in ambienti dove la rappresentanza incontra la necessità di operatività.

Un progetto che ascolta il passato e disegna il presente

All’interno di una delle architetture più rappresentative della Gran Vía, le pareti Metrica® d2, con vetri curvi e profili minimali, disegnano isole autonome e acusticamente protette, dedicate al lavoro e al relax. Soluzioni che si inseriscono con rispetto nel layout originario, dialogando con la materia e la luce. Luce naturale, trasparenze, proporzioni essenziali: tutto concorre a costruire un equilibrio sottile tra funzione e identità, tra vincolo storico e libertà contemporanea.

Dialogo tra memoria e trasformazione

L’intervento non cerca il contrasto ma l’armonia tra permanenza e innovazione. Le partizioni adottate da Divilux lavorano per assorbimento, non per barriera. Gli ambienti si articolano in sequenze visivamente aperte, ma funzionalmente definite: sale riunioni, aree operative, spazi di passaggio e sosta.

Il vetro, qui, non è semplice trasparenza: è materia attiva, che riflette, filtra, connette. Le strutture in alluminio, ridotte all’essenziale, tracciano il ritmo dello spazio senza appesantirlo, lasciando che la luce naturale sottolinei le geometrie e racconti la continuità tra passato e presente.

Un sistema progettuale che interpreta il luogo

La realizzazione di Telefonica Madrid testimonia la capacità di Divilux di interpretare gli elementi divisori come strumenti progettuali duttili e intelligenti, capaci di inserirsi con misura anche nei contesti più vincolanti e ricchi di memoria. Un progetto che dimostra come, anche in un’architettura simbolica e stratificata, sia possibile intervenire con rigore, sensibilità e leggerezza.

Qui, la parete non è un dispositivo tecnico, ma una soglia attiva: separa senza isolare, struttura senza irrigidire, accompagna senza imporsi esteticamente. Una presenza discreta ma determinante, capace di ridefinire il modo in cui lo spazio viene abitato, attraversato, rappresentato.