la sostanza del design

Un percorso estetico ed etico tra i materiali, da quelli più tradizionali i fino ai più innovativi e sostenibili

La scelta dei materiali è uno degli elementi fondamentali per realizzare un buon progetto di interior design, che si tratti di un workspace, di un’esposizione commerciale o di un ambiente domestico.

Già dai primi brief con il committente viene individuato un tone of voice che possa essere rappresentativo dei valori e della narrazione che si intende rappresentare all’esterno.

È quello che potremmo definire lo stile, la personalità o il modo di porsi nei confronti dei propri interlocutori.

Ogni ‘sostanza’ ha una sua ‘cifra’ da un punto di vista comunicativo, che incide fortemente sull’impronta che si vuole dare al progetto d’ambiente.

Per intenderci, l’utilizzo di una moodboard composta di materiali più tradizionali trasmetterà una percezione di solidità, autorevolezza e forte attaccamento alle radici, mentre l’uso di soluzioni innovative racconterà propensione al cambiamento, ricerca continua e apertura creativa al futuro.

Alcuni materiali, come il legno e la pietra, possono poi essere declinati sia in progetti in cui prevalgano eleganza e raffinatezza, che in realizzazioni più orientate alla percezione di naturalezza e comfort ambientale.

In questo senso, una serie di recenti ricerche internazionali hanno analizzano i benefici per la salute e il benessere degli interni in legno nelle case, nelle aziende, nei luoghi di apprendimento e nei luoghi di cura, identificando benefici fisiologici e psicologici, come il miglioramento dello stato emotivo e del livello di auto-espressione della persona, la riduzione della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca e dei livelli di stress.

Anche per quanto riguarda i diversi tipi di pietra è sempre più diffusa la tendenza di considerarli come elementi irrinunciabili nella progettazione di interni, grazie alle loro versatili caratteristiche di salubrità, fono assorbenza e isolamento termico.

La combinazione di questi elementi naturali con vetro e acciaio, inoltre, permette di esaltarne la matericità e il fascino creando ambientazioni contemporanee, funzionali ed esclusive.

Pavimenti, rivestimenti, pareti attrezzate e piani di lavoro rappresentano un campo di applicazione sempre più vasto per i materiali naturali, grazie anche all’evoluzione delle tecnologie di lavorazione che ne moltiplicano le possibilità di trasformazione.

Allo stesso tempo sta emergendo una corrente, in particolare tra giovani progettisti della design community internazionale, che manifesta una sempre crescente attenzione e sensibilità ambientale, sperimentando nuovi processi fondati anche sul riuso e ricircolo di materie prime.

È il caso di materiali cellulosici completamente biodegradabili; di altri ricavati da frammenti di rovine, dall’upcycling di scarti industriali, dai gusci della frutta secca o da soluzioni più estreme come il recupero di mozziconi di sigarette.

Sono allo studio anche materiali coltivati biologicamente utilizzando lieviti e batteri in un processo di fermentazione e biotic.

Nuove strategie di biodesign vengono messe continuamente in campo per proporre alternative innovative, che ridefiniscano l’uso di energia, acqua, aria e rifiuti in ottica di economia circolare e risparmio delle risorse del pianeta.